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Foto di Francesco M. Giansanti |
“Ecco mormorar l'onde e tremolar le fronde a l'aura mattutina e gli arboscelli...". Ha preso il nome dal celebre componimento di Torquato Tasso, trasposto in musica da Claudio Monteverdi nel 1590, il VI concerto della Stagione Musicale AMT. Un appuntamento d’eccezione che si è tenuto a Villa d’Este, in notturna, nell'elegante Terrazza della Pallacorda.
Sullo sfondo i giardini all'italiana
e le fontane illuminate di incredibile bellezza. Sul proscenio, un trio tutto al femminile, le due cantanti Francesca Proietti e Michela Varavaro, accompagnate dalla clavicembalista Valentina Bestetti. Un profluvio di duetti e arie barocche, di “eloquenzia” e “favella” armoniosa, di "sprezzatura" di canto come direbbero i musicisti del Seicento. Ampio spazio è stato dato, nel programma di sala, ai classici pezzi del “recitar cantando” di scuola italiana, di Monteverdi soprattutto (Settimo Libro dei Madrigali e i celebri Scherzi Musicali del 1632 che tanto fecero discutere al loro apparire) e quindi di Caccini. Con puntatine sugli strumentali per clavicembalo di William Byrd e di Clèrambault, interpretati dalla Bestetti con sobrio ottimismo. Una seconda parte più impegnativa e operistica ha fatto apprezzare le diverse qualità delle giovani soliste alle prese con alcune arie tratte dal Giustino e dall’Arsildadi Vivaldi e dall’Alcina di Handel. Al termine richiestissimo bis il duetto "Sound the trumpet" di Purcell. Presenti il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti e il Direttore di Villa d’Este Marina Cogotti.
(a.m.) |
Foto di Francesco M. Giansanti |