Concerto di Natale 2015


Concerto di Natale 2015
Domenica 27 dicembre 2015, ore 18.30
Chiesa di S. Maria Maggiore (Tivoli)

Solisti del Gruppo Vocale "Giovanni Maria Nanino"
Coro Polifonico "Giovanni Maria Nanino"
Coro di Voci Bianche dell'Associazione "Amici della Musica di Tivoli"
Solisti dell'Orchestra da Camera Tiburtina

Ingresso Libero

Gli Amici della Musica di Tivoli in concerto. Tutti gli appuntamenti di dicembre... da non perdere

Domenica 13 dicembre: Concerto di Natale FAI, Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”, Villa Gregoriana (Tempio della Sibilla) ore 16,00

Domenica 13 dicembre: Concerto di Natale su invito del comitato Rione “Palazza”, Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”, ex chiesa di S. Michele Arcangelo, Tivoli, ore 18,00

Domenica 20 dicembre: Concerto di Natale su invito del comitato Rione “Colle”, Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”, chiesa di S. Silvestro, ore 16,30

Domenica 27 dicembre: Concerto di Natale AMT (XVI edizione), Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”, Coro di voci bianche dell’Associazione AMT, solisti dell’Orchestra da Camera Tiburtina, chiesa di S. Francesco, Tivoli, ore 18,30

Concerto nel centenario della morte di Giovanni Sgambati il 12 dicembre 2015 alle Scuderie Estensi

"Un Week-end per ricordare Sgambati"
Concerto conclusivo nel centenario della morte di Giovanni Sgambati, 
Quartetto dell’Associazione AMT, 
Pianoforte, Mirella Vinciguerra 

Sabato 12 dicembre 2015, Scuderie Estensi, Tivoli, ore 19,00
Ingresso Libero

Conferenza-Concerto a cura del Circolo “P. Gobetti”, con la partecipazione del Coro Polifonico "G. M. Nanino" il 5 dicembre 2015 alle Scuderie Estensi


Conferenza-Concerto a cura del Circolo “P. Gobetti”, con un Momento Musicale del Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”
Sabato 5 dicembre 2015, Scuderie Estensi (Tivoli), ore 17,30 
Ingresso Libero

La Musica a Tivoli: ieri, oggi, domani. Conferenza il 22 novembre 2015


Comunichiamo che il IX appuntamento musicale previsto per il 22 novembre sarà sostituito da una conferenza musicale dal titolo:

LA MUSICA A TIVOLI: ieri, oggi, domani

che si svolgerà presso il Teatrino Comunale alle ore 17,30. La conferenza è organizzata in collaborazione con associazioni musicali, scuole di musica e singoli musicisti del territorio.

La conferenza si articolerà nei seguenti momenti:
Accoglienza; Breve descrizione della storia musicale di Tivoli dalle “origini” alla metà del Novecento; Interventi delle Associazioni e Scuole per illustrare l’attività svolta a beneficio del territorio; Prospettive per il futuro in un’ottica di collaborazione e/o rispetto reciproco

Tivoli e la Cina a suon di musica. La nostra Associazione a Palazzo S. Bernardino per l’accoglienza della delegazione di Xi'an

Foto di Gaia Recchia
Nella sala consiliare del Comune di Tivoli si è svolto, ieri pomeriggio, un incontro con la delegazione cinese della città di Xi'an, nella provincia di Shaanxi, in vista di una ricca serie di eventi culturali che caratterizzeranno la seconda edizione del Festival “Tivoli Chiama” del 2016. La speciale cerimonia di accoglienza, guidata dal sindaco Giuseppe Proietti e dall’Assessore al Turismo Urbano Barberini, ha inteso evocare il legame tra l’Oriente e Tivoli e in particolare la vicinanza storica di due mondi: Tivoli, dove si ritirò l'Imperatore Adriano dopo aver portato l'Impero Romano alla sua massima espansione e Xi'an, dove l'Imperatore Qin Shihuang condusse il Celeste Impero ai massimi livelli di potenza.
La nostra Associazione è stata coinvolta per un Momento musicale di alto livello nella cornice dello scambio dei doni tra i rappresentanti delle due Città. Con un programma articolato. La Sonata a Tre in si minore op. 1 n. 8 di Tommaso Albinoni, eseguita dal trio di archi formato da Andrea Camerino, Eleonora Giosuè e Angelo Maria Santisi. E con due arie d’opera tratte da “Le nozze di Figaro” di Mozart e “L’elisir d’amore” di Donizetti, interpretate da Michela Varvaro, che ha concluso con il Morricone di “C’era una volta il west”. In omaggio al sentimento di amicizia tra Tivoli e la Cina, il concerto ha visto anche la partecipazione del soprano Hongmei Niè con “Torna a Surriento” e un brano tradizionale cinese, “Mou Li Hua”. (a.m.)

Il concerto per la Dedicazione all'insegna delle prime assolute. Riscoperti gli inediti Sei-Settecenteschi del Duomo di Tivoli

Foto di Francesco M. Giansanti
Giunto alla sua quinta edizione, il concerto per la Dedicazione della Basilica di S. Lorenzo ha offerto, anche quest’anno, una selezione entusiasmante di opere del Sei-Settecento musicale tiburtino. Perle musicali di assoluta bellezza che, riscoperte e catalogate dal prof. Maurizio Pastori all'inizio degli anni Duemila, stanno finalmente riprendendo vita grazie alla nostra Associazione. Da segnalare la prima assoluta del Graduale composto nel 1735 da Giuseppe Leoni per la festa dell’Immacolata Concezione, Benedicta et Venerabilis, e lo Stabat Mater di Luigi Vergelli. Due brani dalle armonie trasparenti e dalle volute aggraziate, che ben si addicono ai voluminosi echi del nostro Duomo. E inoltre l'offertorio Confessio et pulchritudo di Rocco Ciantella, compositore seicentesco nominato dal Pitoni nel suo dizionario. La serata ha visto come protagonisti il Gruppo vocale formato da Francesca Proietti, Michela Varvaro, Maria Grazia Casini, Diana Vassallo, Paolo Perone, Marzio Montebello; i violinisti Andrea Camerino e Eleonora Giosuè; il clavicembalista Giorgio Bottiglioni. Alla direzione lo stesso Maurizio Pastori, che ha anche dato al pubblico le coordinate storiche per meglio apprezzare il repertorio proposto. Pochi sanno, infatti, che la schola cantorum del Duomo di S. Lorenzo, in passato, è stata un centro musicale di altissimo rilievo, nel quale hanno prestato servizio musicisti di indiscussa fama. Così come poco noto è lo stuolo di compositori tiburtini che, nel tempo (e soprattutto nei secoli XVII e XVIII) hanno scritto pagine e pagine di musica per le solenni liturgie della Cattedrale.

Le prime informazioni circa l'esistenza di una cappella musicale nel Duomo di Tivoli risalgono al 1539. Nel XVII secolo la cappella, composta da un maestro, un organista e una decina di cantori, era finanziata per metà dal Capitolo e per metà dal Vescovo. In certi periodi figurava anche un magister puerorum incaricato di educare al canto i bambini (alcuni di essi ricevevano successivamente gli ordini sacri e continuavano a prestare servizio in Basilica sia come cantori che come chierici). I cantori erano tenuti a partecipare alle diverse solennità liturgiche e alle feste cittadine dell'Inchinata, del Corpus Domini, di S. Lorenzo e degli altri santi cittadini. Dalla fine del Cinquecento alla seconda metà dell'Ottocento la cantoria visse il suo periodo di maggiore vitalità, ebbe continui contatti con il mondo musicale romano (forse anche con il Palestrina che prestò servizio per un breve periodo a Villa d'Este), ingaggiò personaggi come Giacomo Carissimi e curò la formazione di compositori come Giovanni Maria Nanino e Giulio Caccini, solo per citare i più famosi. Fra i maestri di cappella debbono essere ricordati Giuseppe Leoni (Tivoli 1703 ca.-1788), che introdusse un massiccio uso dell'orchestra e fu particolarmente apprezzato per il suo stile “teatrale”, e la serie di musicisti della famiglia Vergelli, a partire dal capostipite Luigi (Sambuci 1753- Tivoli 1824).
L'Archivium musicale della Cattedrale, il cui catalogo è oggi consultabile presso la Biblioteca Nazionale di Roma nella sezione riservata all'Istituto di Bibliografia Musicale, ha una storia relativamente recente. Le prime notizie risalgono al 1852. A quell’epoca il fondo, a parte i libri corali, doveva essere molto modesto in quanto le composizioni dei maestri di cappella non venivano acquisite, ma rimanevano di proprietà dei rispettivi autori. L’Archivio oggi conserva 703 manoscritti (che contengono ben 1015 composizioni) e alcune edizioni pubblicate tra il XVI e il XX secolo. Oltre la metà dei manoscritti (363 su 703) fu acquisita in seguito al lascito testamentario del canonico Stanislao Potini (4 maggio 1900). I manoscritti del secolo XVIII sono quasi tutti autografi di Giuseppe Leoni (75 su 104). Grazie ai contatti di don Stanislao con l’ambiente musicale romano, l’archivio tiburtino si è arricchito di una cospicua parte di opere di autori dell’Ottocento. (a.m.)

"Inediti del Sei-Settecento Musicale Tiburtino". Il 25 Ottobre 2015 al Duomo di Tivoli

Inediti del Sei-Settecento Musicale Tiburtino
Dal Fondo musicale dell’Archivio Capitolare del Duomo di Tivoli
"La Musica di Tivoli" (V Edizione)

Basilica Cattedrale S. Lorenzo Martire, Tivoli
25  Ottobre 2015, ore 18.30
Ingresso Libero

Gruppo Vocale “Giovanni Maria Nanino”
Solisti dell'Orchestra da Camera Tiburtina
Soprani: Francesca Proietti e Michela Varvaro
Contralti: Maria Grazia Casini e Diana Vassallo
Tenore: Paolo Perone
Basso: Marzio Montebello
Violini: Andrea Camerino e Eleonora Giosuè
Organo: Giorgio Bottiglioni
Direttore, Maurizio Pastori

Programma di Sala

ROCCO CIANTELLA (Tivoli, 1657-1699)
Confessio et pulchritudo
Offertorio per la Festa di San Lorenzo
Contralto, Tenore e Basso con Violini e B. c. [ACM, n. 119]

GIUSEPPE LEONI (Tivoli, 1703ca.-1788)
Deus, Deus meus
Offertorio per la II Domenica di Pasqua
Soprano e Contralto con B. c. [ACM, n. 179]

Non vos relinquam
Verso dell’Alleluia nella «Domenica infra Octavam Ascensionis»
Soprano e Contralto con Violini e B. c. [ACM, n. 219]

Benedicta et venerabilis
«Graduale per l’Immacolata concezzione» «1735»
Soprano, Contralto, Tenore e Basso con Violini e B. c. [ACM, n. 168]

Inveni David
Offertorio nella I Messa «De Confessore Pontifice»
Soprano, Contralto, Tenore, Basso e B. c.[ACM, n. 196]

LUIGI VERGELLI (Sambuci, 1753-Tivoli, 1824)
Stabat mater
Sequenza
Soprano, Contralto, Tenore e Basso con B. c. [ACM, n. 525]

Salve Regina
Antifona
Soprano I-II e B. c. [ACM, n. 603] 

ANONIMO (sec. XVIII)
Te Deum
Inno
Soprano e Contralto con B. c. [ACM, n. 586]

ANDREA BASILI (Città della Pieve,1705-Loreto, 1777)
Salve Regina
Antifona
Soprano e Contralto con «Ripieni» e B. c. [ACM, n. 257]

Connessioni e sorprese. "Da Salisburgo a Tivoli". Il grande Mozart e il tiburtino Vergelli ascoltati in "parallelo"

Foto di Riccardo Genga
Ricontestualizzare Mozart è possibile? I giganti non si discutono, sono inafferrabili e trascendono l’epoca in cui hanno vissuto. Anche se non vanno cristallizzati in un museo, ma capiti a partire dal loro ambiente. È storia che il piccolo Mozart si formò anche in Italia, grazie ai lunghi viaggi in compagnia del padre, su e giù nel Bel Paese, per assorbire come una spugna quanto di meglio c’era in circolazione. Capire un contemporaneo alla luce del grande salisburghese è un’operazione anch’essa ostica ma in definitiva percorribile. Il “confronto” può regalare incredibili sorprese… È nato con questi intenti il VII concerto stagionale AMT, “Da Salisburgo a Tivoli”, ovvero dal grande Mozart a Luigi Vergelli (che si è svolto domenica 27 settembre nella Chiesa di San Francesco). Le musiche del Genio per eccellenza viste in parallelo, per così dire, con quelle di un semplice maestro di cappella del Duomo di Tivoli, nato nel 1753 (tre anni prima di Amadeus).
Un concerto per così dire “didattico”, che è stato suggerito da una curiosa scoperta fatta negli archivi musicali della nostra città. Si sa che l’imberbe Amadeus, a 14 anni, fu il primo a violare il segreto del mitico Miserere a 9 voci di Gregorio Allegri, brano cult e segretissimo della Cappella musicale del Papa, grazie al suo fenomenale orecchio assoluto. Mozart andava al di là dell’ascolto, riusciva a “vedere” i suoni e a percepire la musica come qualcosa che risuonava dentro tutto il suo essere e il suo cervello, e trascrisse a memoria la composizione, risalente al XVII secolo, che era conservata sotto chiave nell'Archivio segreto della cantoria pontificia. Questa trascrizione, inutile dirlo, diventò ben presto leggendaria. Di copie del Miserere, in giro, ce ne erano ben poche. Ma, incredibilmente, una si trova ancora oggi a Tivoli, nell'archivio della famiglia Vergelli che, da diversi anni, è sotto la lente d’ingrandimento di Maurizio Pastori. A quanto sembra il manoscritto risale alla prima metà dell’Ottocento, quindi è posteriore a quello mozartiano, e forse è la copia di una versione effettuata da Pietro Alfieri. Il programma di sala ha tenuto conto di questo elemento, presentando al pubblico il brano che sia Mozart sia Vergelli hanno ammirato e “copiato” nei loro archivi (anche se Mozart lo fece probabilmente quasi per gioco, mentre Vergelli se ne servì per le necessità della musica del nostro Duomo). Il Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino” è riuscito a trasmettere il raccolto pathos del Miserere, anche grazie ad un secondo coro composto da esecutori scelti: Francesca Proietti, Michela Varvaro, Maria Grazia Casini e Leandro Teodori. Il concerto è stato un’altalena di emozioni e di scoperte. Il Mozart della sinfonia n. 29 K 201 è sembrato volatile e cangiante. Il Vergelli dell’Oratorio Santa Cecilia, opera del 1781 di cui sono stati proposti alcuni estratti, italianissimamente melodico e, quasi come Mozart, “spensierato”. Hanno completato il programma di sala un brano del tiburtino Leoni (Locus Iste) e l’Alleluja dal mottetto Exultate, jubilate k 165 sempre di Mozart. Soliste della serata, il soprano Michela Varvaro e il contralto Maria Grazia Casini. Ha diretto Daniele Rossi con brio e cura dei particolari. (a.m.)

Gli “Amici della Musica di Tivoli” all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. La nostra musica per i ministri europei dell’ambiente ricevuti in Vaticano da Papa Francesco

La nostra Associazione ha avuto l’onore di animare il ricevimento dei 28 ministri europei dell’ambiente a Roma, in vista dell’incontro con Papa Francesco guidato dal Ministro italiano dell’Ambiente Gian Luca Galletti. L’evento si è svolto il 15 settembre 2015 ed è stato curato dall'Ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Daniele Mancini, nella cornice del cinquecentesco Palazzo Borromeo.
Il duo Andrea Camerino (violino) e Antonella Loddo (violoncello) ha suonato durante l’ingresso e la permanenza dei ministri, offrendo un’ampia scelta di brani di compositori europei, concludendo significativamente la serata con le note dell’inno europeo, tratto dal noto tema beethoveniano del quarto movimento della IX Sinfonia (il famoso Inno alla gioia). Nel pomeriggio del giorno successivo gli stessi esecutori hanno partecipato all’accoglienza di una nutrita delegazione americana. (m.p.-a.m.)

Mozart e Vergelli. La strana storia del "Miserere"

Il prossimo 27 settembre presso la Chiesa “Santa Croce” detta “San Francesco”,  gli Amici della Musica di Tivoli proporranno al pubblico, nel concerto “Da Salisburgo a Tivoli”, la grande musica di Wolfgang Amadeus Mozar, arie scelte del contemporaneo Luigi Vergelli e un brano che per secoli ha avuto una grandissima fama in Europa: il Miserere di Gregorio Allegri. Il manoscritto venne custodito nel massimo segreto in Vaticano. Solo Mozart riuscì a trascriverlo a memoria dopo averlo ascoltato un paio di volte. Incredibilmente, una copia si trova nell’Archivio della famiglia Vergelli a Tivoli. Questi ultimi furono attivi in Tivoli presso la cappella musicale del Duomo, dalla seconda metà del secolo XVIII a buona parte del secolo XX.

Musica sacra d’élite
Il Miserere di Gregorio Allegri è una composizione a 9 voci per due cori, uno di cinque voci e uno di quattro, ed è generalmente riconosciuto come uno degli esempi più belli di polifonia rinascimentale e della scuola romana che fa capo a Pierluigi da Palestrina. Composto probabilmente intorno al 1630 durante il pontificato di Urbano VIII, veniva eseguito a luci spente nella Cappella Sistina durante il triduo sacro pasquale (OfficiumTenebrarum o Tenebrae). “Era questo – scrive Antonio Marguccio nel libro Cantate al Signore! Chiesa e musica dal gregoriano alla Messa beat – un appuntamento che, dal secondo Settecento fino alla metà dell’Ottocento, riuniva la créme della società europea. Su invito ufficiale del pontefice presenziavano in Sistina tutti i diplomatici accreditati presso la Santa Sede, regnanti, aristocratici, vescovi, cardinali, superiori di Ordini religiosi, viaggiatori, intellettuali e addirittura giornalisti. Le cosiddette “Tenebre”, i Mattuttini dal Mercoledì al Venerdì Santo che cominciavano nel tardo pomeriggio e comprendevano il lungo canto del Passio in gregoriano con la risposta delle Turbe in polifonia, gli Improperii e le Lamentazioni di Palestrina per finire con il brano più atteso e struggente, il Miserere mei Deus a 9 voci di Gregorio Allegri. Indubbiamente a rendere leggendario questo pezzo di musica contribuiva la particolare atmosfera che si creava nella Cappella Sistina. Il Venerdì Santo infatti la Saetta delle Tenebre, un grosso candeliere di forma triangolare, veniva progressivamente spento fino a quando non rimaneva accesa che una sola candela, simbolo della morte di Cristo, e proprio in quel momento di massima oscurità i cantori cominciavano a cantare il salmo. Nei diari di cappella risalenti a metà Settecento figurano espressioni come ‘u cantato a perfezione con piacere comune’, ‘piacque moltissimo’, ‘si commosse alle lagrime qualche personaggio, anche protestante, tra i molti, ch’erano concorsi ad ascoltarlo’. Goethe stesso ne rimase profondamente colpito mentre Ippolito Taine disse che ‘vale tutti i dolori di reni e di ginocchi che si sono sofferti’”.

La “location”
La Cappella Musicale Sistina era assai rinomata per la qualità tecnica dei suoi cantori. Una delle loro speciali abilità, soprattutto nell'epoca barocca, era quella degli "abbellimenti", cioè variazioni e melismi aggiunti alla linea melodica originale a scopo ornamentale o espressivo. Gli abbellimenti erano diventati una tradizione consolidata nei cori più importanti, costituendo un tesoro che veniva custodito gelosamente e tramandato per via orale da cantore a cantore. Anche sul Miserere di Allegri venivano eseguiti abbellimenti in abbondanza, e così quello che il coro cantava ed i fedeli ascoltavano non era lo spartito originale...
L'accuratezza nelle esecuzioni, che esisteva un tempo nella Sistina, era un requisito indispensabile per la perfetta riuscita del Miserere: Leopoldo I d'Asburgo, infatti, ne chiese al Papa Innocenzo XI una copia da utilizzare nella sua cappella imperiale. La richiesta gli fu accordata. Tuttavia, le esecuzioni viennesi non risultarono altro che un corale poco entusiasmante. L'imperatore credette allora che il maestro di cappella della Sistina gli avesse rifilato la copia di un altro miserere, se ne lamentò col Papa e lo fece cacciare. Il papa stesso fu così offeso da quello che credeva essere stato un inganno del suo maestro che, per molto tempo, non volle vederlo né ascoltare ciò che avrebbe voluto dire in sua discolpa. Alla fine, però, il maestro di cappella ottenne che uno dei cardinali perorasse la sua causa, facendo sapere al Pontefice che la perfetta riuscita del miserere poteva essere realizzata solo grazie alla grande competenza canora della Cappella Sistina. Ciò spiegava perché il pezzo in questione, anche se fedelmente trascritto, non poteva produrre lo stesso effetto se eseguito altrove e da altri interpreti.

Il manoscritto 
Il manoscritto era gelosamente custodito dalla Cappella musicale Sistina nel suo archivio speciale, la cosiddetta Custodia, e non poteva essere copiato da nessuno senza l’autorizzazione del Papa, con pena della scomunica. Il viaggiatore inglese Charles Burney riferisce che tre copie autorizzate vennero distribuite fuori dalla Cappella Sistina prima del 1770: una a Leopoldo I d'Asburgo, una al re del Portogallo e una a Giovanni Battista Martini. Il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart, in visita a Roma, ascoltò il miserere di Allegri l'11 aprile 1770 durante il servizio del Mercoledì Santo. Quello stesso giorno lo trascrisse interamente a memoria. Anche Mendelssohn fece lo stesso nel 1831.
A partire dalla fine del Settecento cominciarono a circolare varie versioni del Miserere in Europa, una dello stesso Burney (1771). Nel 1840 il sacerdote romano Pietro Alfieri pubblicò un'edizione del Miserere di Allegri con l'intento di preservare la prassi esecutiva della Cappella Sistina, edizione che comprendeva anche l'ornamentazione. In base a un primo studio del prof. Pastori, bisognoso di ulteriori approfondimenti, sembrerebbe che il manoscritto conservato nel fondo della Famiglia Vergelli di Tivoli sia una copia della versione di Pietro Alfieri. Daremo conto di questa scoperta sulla rivista ufficiale della nostra Associazione, in uscita a dicembre.
Valentina Torella

"Da Salisburgo a Tivoli: Wolfgang Amadeus Mozart - Luigi Vergelli". VII Concerto AMT, domenica 27 settembre 2015


Da Salisburgo a Tivoli
Wolfgang Amadeus Mozart - Luigi Vergelli

Domenica 27 settembre 2015, ore 19,30
Chiesa di Santa Maria Maggiore, Tivoli
Ingresso libero

Orchestra da Camera Tiburtina
Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”
Soprano: Michela Varvaro
Contralto: Maria Grazia Casini
Direttore: Daniele Rossi

Programma di Sala

GREGORIO ALLEGRI (1582-1652)
Miserere (salmo 50)
a 9 voci in due cori

Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”
Direttore: Maurizio Pastori

***
GIUSEPPE LEONI (1703-1788)
Locus iste
Graduale «In Dedicatione Ecclesiae»
Archivio Capitolare del Duomo di Tivoli, Ms. n. 169a 

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Sinfonia n. 29 K. 201

LUIGI VERGELLI (1753-1824)
Dall’Oratorio "Santa Cecilia" (1781):
1. Sinfonia
3. Aria Come possibil sia (Cecilia)
17. Se vi sembra assai gravosa (Angelo)
19. Incontro alle minacce (Cecilia)

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Alleluia
dal mottetto Exultate et jubilate K. 165

Incontro per il Corso di Canto e Coro di Voci Bianche il 18 settembre 2015

Ricordiamo che venerdì 18 settembre alle ore 17,00, presso i locali della Parrocchia di S. Croce (S. Francesco) in Tivoli si svolgerà l'incontro dimostrativo per il Corso di Canto Corale e Coro di Voci Bianche che inizierà venerdì 2 ottobre 2015. Il corso è rivolto a tutti i bambini e bambine a partire dai 6 anni che vogliono divertirsi imparando i fondamenti di canto, grammatica e solfeggio musicale. Non mancate! info: 333.4625574. Ulteriori informazioni qui.

Villa d'Este tra luci e suoni

Foto di Francesco M. Giansanti
“Ecco mormorar l'onde e tremolar le fronde a l'aura mattutina e gli arboscelli...". Ha preso il nome dal celebre componimento di Torquato Tasso, trasposto in musica da Claudio Monteverdi nel 1590, il VI concerto della Stagione Musicale AMT. Un appuntamento d’eccezione che si è tenuto a Villa d’Este, in notturna, nell'elegante Terrazza della Pallacorda.
Sullo sfondo i giardini all'italiana e le fontane illuminate di incredibile bellezza. Sul proscenio, un trio tutto al femminile, le due cantanti Francesca Proietti e Michela Varavaro, accompagnate dalla clavicembalista Valentina Bestetti. Un profluvio di duetti e arie barocche, di “eloquenzia” e “favella” armoniosa, di "sprezzatura" di canto come direbbero i musicisti del Seicento. Ampio spazio è stato dato, nel programma di sala, ai classici pezzi del “recitar cantando” di scuola italiana, di Monteverdi soprattutto (Settimo Libro dei Madrigali e i celebri Scherzi Musicali del 1632 che tanto fecero discutere al loro apparire) e quindi di Caccini. Con puntatine sugli strumentali per clavicembalo di William Byrd e di Clèrambault, interpretati dalla Bestetti con sobrio ottimismo. Una seconda parte più impegnativa e operistica  ha fatto apprezzare le diverse qualità delle giovani soliste alle prese con alcune arie tratte dal Giustino e dall’Arsildadi Vivaldi e dall’Alcina di Handel. Al termine richiestissimo bis il duetto "Sound the trumpet" di Purcell. Presenti il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti e il Direttore di Villa d’Este Marina Cogotti. (a.m.)
Foto di Francesco M. Giansanti

"Ecco mormorar l'onde..." Concerto a Villa d'Este il 28 Agosto 2015 alle ore 21.15

"Ecco mormorar l'onde..." 
Viaggio musicale nel barocco europeo.

Villa d'Este, Terrazza della Pallacorda, 28 Agosto 2015 Ore 21.15

Costo del biglietto ridotto per i soci AMT 
Prenotazioni entro il 26 agosto 
Tel.:  333.4625574 E-mail: mauriziopastori@coronanino.it 

Soprani:
Francesca Proietti e Michela Varvaro
Clavicembalo:
Valentina Maria Irene Bestetti

Programma di Sala

Claudio Monteverdi (1567-1643)
Ohimè, dov’è il mio ben, dov’è il mio core?
duetto dal Settimo Libro dei Madrigali, 1619

Giulio Caccini (1551-1618),
Aur’amorosa
da Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle, 1614

Claudio Monteverdi (1567-1643)
da Scherzi musicali, 1632:
Maledetto sia l’aspetto e Quel sguardo sdegnosetto

William Byrd (1543-1623)
La Volta e Wolsey's Wilde,
da Fitzwilliam Virginal Book1610-25

Henry Purcell (1659-1695)
Sound the Trumpet
da Come ye sons of art - Birthday ode for the queen Mary, 1694
Pursue thy conquest love aria di Belinda
Fear no dangers
duetto da Dido & Aeneas, circa 1689

Louis-Nicolas Clérambault (1676-1749)
Suite in do magg. Preludio
da Pièces de Clavecin 1704

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Vedrò con mio diletto
dal Giustino, 1724
Col piacer della mia fede
da Arsilda regina di Ponto, 1716

George F. Handel (1685-1759)
Pastorella, vagha bella
Tornami a vagheggiar dall’Alcina, circa 1734

Giovan Battista Pergolesi (1710-1736)
Qual dopo insano nimbo
da Il Maestro di Musica

Classica e Gusto. Concerto con degustazione di prodotti tipici il 28 giugno 2015

Classica e Gusto
Concerto con degustazione di prodotti tipici

Tivoli, Scuderie Estensi
Domenica 28 giugno 2015, ore 18.30
Ingresso Libero

Pianoforte
Sara Belfiore

Programma di sala

L. van Beethoven
Sonata n. 26, op. 81a «Les adieux», primo movimento

F. Chopin
Ballata op. 47 n. 3

***

I. Stravinsky
Tango

G. Gershwin
Swanee
Do it again

Tramonto al Tempio della Sibilla a tempo di musica

Foto di Francesco M. Giansanti
Un guscio di arte e raffinatezza. Il Tempio della Sibilla ha fatto da “culla” al concerto degli Amici della Musica di Tivoli per i quarant’anni del Lions Club. Scenografia che lascia il segno. I colori sono quelli del tramonto, con il cielo dipinto di arancione che si specchia nel verde del baratro di villa gregoriana e rimbalza sulle colonne a cerchio del Tempio di Vesta. Vengono in mente le parole di Goethe che rimase stregato da questo luogo, al punto da definirlo “una delle somme visioni offerte dalla natura”. E poi i suoni. La pianista Sara Belfiore e il soprano Michela Varvaro offrono alcuni dei più noti brani operistici di sempre.
Mozart, con Voi che sapete e un liedin francese, Donizetti con Prendi, per me sei libero (da L’elisir d’amore) e il Bellini di Eccomi in lieta vesta. C’è spazio anche per una parentesi di musica contemporanea di notevole complessità vocale, le bizzarre canzoni popolari di Luciano Berio (La donna ideale e Ballo). La seconda parte del concerto è affidata al quartetto di fiati Echos Wind Quartet, composto da Flavio Troiani (oboe), Giuseppe Pelura (flauto), Paolo Montin (clarinetto) e Mauro De Vita (fagotto), che si cimentano in una Fantasia di celeberrimi temi rossiniani. Travolgente e da antologia. (a.m.)

Foto di Francesco M. Giansanti

Celebri arie d'Opera...al Tempio della Sibilla il 19 giugno 2015

Celebri arie d'Opera...al Tempio della Sibilla
Venerdì 19 giugno 2015 Ore 19.45

Concerto per i 40 anni del Lions Club Tivoli
Ingresso Libero
Continua la Campagna Adesioni 2015. Diventa anche tu un 
Amico della Musica di Tivoli!
L'Associazione AMT sarà presente con uno stand informativo 
Per maggiori dettagli sulle quote di iscrizione, clicca qui

Soprano, Michela Varvaro
Pianoforte, Sara Belfiore e Pierluigi D’Amato
Oboe, Flavio Troiani
Con la partecipazione di Echos Wind Quartet

Programma di Sala

W. A. Mozart, Voi che sapete, da Le nozze di Figaro

W. A. Mozart, Dans un bois solitaire, aria su testo di A. Houdart de la Motte,  K 308

V. Bellini, Eccomi in lieta vesta, da I Capuleti e i Montecchi

G. Donizetti, Prendi, per me sei libero, da L’elisir d’amore

L. Berio, La donna ideale - Ballo, da Quattro canzoni popolari

G. Rossini, Fantasia su temi rossiniani per oboe e pianoforte

G. Gershwin, Un americano a Parigi

Iscrizioni aperte per il corso di canto corale per bambini. Incontro dimostrativo il 5 giugno

Ricordiamo che venerdì 5 giugno, alle ore 17,00, si terrà nei locali della Parrocchia di San Francesco (Tivoli) il secondo incontro di canto corale per bambini guidato dalle maestre Michela Varvaro e Francesca Proietti. Il corso è rivolto a tutti i bambini e bambine a partire dai 6 anni che vogliono divertirsi imparando i fondamenti di canto, grammatica e solfeggio musicale. Non mancate! info: 3334625574.

Musica “angelica” a San Francesco. Il concerto AMT sospeso tra la mistica di Bach e la leggerezza di Mozart. E nel mezzo le sonate impareggiabili di Albinoni e Corelli

Foto di Francesco M. Giansanti
Esecuzioni ispirate e impeccabili, quelle che hanno visto protagonisti Andrea Camerino, Eleonora Giosuè e Angelo Maria Santisi (affiatato trio d’archi dell’Orchestra da camera tiburtina) con Daniele Rossi all’organo di San Francesco in Tivoli. Un’ora di atmosfere raccolte, di volute melodiche, di armonie gioiose e compunte. Tutto, come direbbe Bach, “Ad Maiorem Dei Gloriam”, davanti alla preziosa icona  della Theotokos esposta sull’altare maggiore.
Il terzo concerto della Stagione 2015 AMT, un percorso affascinante attraverso il genere delle sonate da chiesa, ha commosso e stupito. Con un incipit magniloquente, la perla bachiana del Praeludium et fuga in mi minore BWV 548, monumentale creazione del Kantor di Lipsia, vero e proprio fiume sonoro che scorre tra bassi alla pedaliera e ripieni aulici. Quindi, l’eleganza dello stile italiano. La Sonata a Tre in si minore op.1 n. 8 di Albinoni, toccante nei tempi gravi, e la Sonata da Chiesa in re minore di Corelli, perfetta sintesi di geometria e “pathos”. Curioso e affascinante il programma “speculare” dedicato a Mozart. Con le sonate da chiesa KV 244 e 245, scritte quando Amadeus era primo violinista alla corte di Salisburgo, contrapposte a quelle KV 274 e 336, risalenti al periodo tardo in cui era “declassato” a organista. Nel primo blocco i violini la fanno da padrone, nel secondo si assapora invece un Mozart inusuale che concede molto all’organo. Sorprendente. Al termine del concerto Daniele Rossi ha tributato il giusto applauso al compianto Ponziano Bevilacqua, costruttore del grande organo di San Francesco negli anni Settanta (uno strumento dalla raffinata timbrica, quantomai bisognoso, oggi, di cura e attenzione).(a.m.) 
Foto di Francesco M. Giansanti


"La grande musica in chiesa" il 24 maggio 2015

"La grande musica in chiesa" 
Bach, Albinoni, Mozart, Corelli

Organo, Daniele Rossi
Orchestra da Camera Tiburtina, 
Eleonora Giosuè (Violino), Andrea Camerino (Violino), 
Angelo Maria Santisi (Violoncello)  

Domenica 24 maggio 2015 
Ore 19,30, Chiesa di Santa Maria Maggiore (San Francesco)

Ingresso Libero
Sarà allestito uno stand per la sottoscrizione delle quote annue di adesione

Programma di Sala

J. S. Bach
Praeludium et fuga in mi minore BWV 548 (per organo) 

T. Albinoni
Sonata a Tre in si minore op.1 n. 8
Grave
Allegro
Grave
Allegro

W. A. Mozart
Sonata da Chiesa in fa maggiore KV 244
Sonata da Chiesa in re maggiore KV 245

A. Corelli
Sonata da Chiesa in re minore
Grave
Vivace
Adagio
Allegro

W. A. Mozart
Sonata da Chiesa in sol maggiore KV 274
Sonata da Chiesa in do maggiore KV 336

"La Bonne Cuisine" al Santuario di Ercole Vincitore. Per l’apertura straordinaria gli Amici della Musica di Tivoli offrono un concerto…delizioso

Foto di Anna Faienza
Un’“abbuffata” di musiche all’insegna del buon cibo, della convivialità e dell’allegria. È stato questo il filo rosso che ha caratterizzato la performance degli Amici della Musica di Tivoli per l’apertura straordinaria del Santuario di Ercole Vincitore. Il gioiello archeologico ha ospitato il 1° maggio circa 800 visitatori nel ricostruito teatro romano che domina la valle gaudente tiburtina. Paesaggio mozzafiato, musica, danza e recitazione fusi in una due ore di puro spettacolo.
Tutto coordinato dall’Assessore al Turismo Urbano Barberini, nelle vesti di anfitrione davanti a una platea attenta e divertita. Il programma AMT ha spaziato dai brani antichi (il cinquecentesco Turdion a 4 voci di Pierre Attaignant) a quelli moderni della Bonne Cuisine di Leonard Bernstein. Ovvero quattro ricette per voce e pianoforte (Terrina dolce con prugne, Coda di Bue, Petto di pollo, Stufato di lepre a fiamma alta), gustosi divertissement musicali interpretati dal soprano Michela Varvaro accompagnata al pianoforte da Sara Belfiore. Immancabile finale con il brindisi della Traviata. Organico, in quest’ultimo caso, al completo: il Coro Polifonico G. M. Nanino diretto da Maurizio Pastori, il tenore Enrico Chianca, il pianista Pierluigi D’Amato. (a.m.)
Foto di Anna Faienza

Momento Musicale dell'Associazione "Amici della Musica di Tivoli" per l'apertura straordinaria del Santuario di Ercole Vincitore il I maggio 2015

Gli Amici della Musica di Tivoli parteciperanno con un Momento Musicale all'apertura straordinaria del Santuario di Ercole Vincitore il 1° maggio 2015. L'ingresso alla manifestazione è libero ma occorre prenotarsi in anticipo al CTS Tivoli. Apprendiamo tuttavia che gli 800 posti messi a disposizione dal Comune sono andati tutti esauriti nel giro di poche ore nella tarda mattinata di oggi. Auspichiamo che i nostri affezionati ascoltatori siano riusciti a prenotare un biglietto. L'Associazione è lieta e orgogliosa di partecipare a questo importante appuntamento culturale, occasione di crescita e di rilancio del patrimonio storico-archeologico tiburtino.

Programma per l’apertura straordinaria del Santuario di Ercole vincitore 
Teatro romano, 1 maggio 2015 - ore 17,00

PIERRE ATTAINGNANT (1494ca.-1552ca.) Tourdion, canzone conviviale a 4 voci 

GAETANO DONIZETTI (1797-1848) Della crudele IsottaAria da L’elisir d’amore, atto I 

RICHARD WAGNER (1813-1883) Dich, teure Halledal Tannhäuser, atto II 

LEONARD BERNSTEIN (1918-1990) La Bonne Cuisine, quattro ricette per voce e pianoforte: I. Plum PuddingII. Queues de BoeufIII. Tavouk GueunksisIV. Civet à Toute Vitesse 

GIUSEPPE VERDI (1813-1901) Libiamo nei lieti caliciBrindisi da La Traviata, atto I 

Soprani: Michela Varvaro e Francesca Proietti 
Tenore: Enrico Chianca 
Pianoforte: Pierluigi D’Amato e Sara Belfiore

Direttore: Maurizio Pastori

Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino” Soprani: Maria Paola Bramosi, Sabrina Visconti, Alberta Sassara, Loredana Bolzonella; Contralti: Maria Rita Marcantoni, Assunta Onorati, Marina Andriello, Roberta Novelli; Tenori: Mauro Andolfi, Alessandro Mangione; Bassi: Guido Pacifici, Franco Zampaglioni, Emanuele Lolli, Salvatore Varvaro. Percussioni: Alessandro Palma

Note 1. Tourdion è una canzone conviviale in lingua francese molto diffusa nel Cinquecento; [dati i rapporti tra Ippolito II e la Francia, potrebbe essere stata utilizzata spesso nei banchetti estensi]; in essa l’autore – oltre al testo che parla di prosciutto e di buon vino – ha anche voluto rendere il chiacchiericcio dei convitati facendo cantare alle quattro voci tre testi diversi contemporaneamente. 2. Della crudele Isotta, noto brano donizettiano nel quale Adina esalta le virtù dell’elisir d’amore che, però, altro non era che vino rosso. 3. La bellissima aria di Elisabeth, Dich, teure Halle, è un saluto alla sala del convito e del canto, prima abbandonata e deserta per la lontananza di Tannhäuser e ora nuovamente risonante di canti d’amore. 4. Le quattro ricette per voce e pianoforte di Bernstein descrivono la preparazione di quattro piatti da La Bonne Cuisine Française di Émile Dumont: Terrina dolce con prugne, Coda di Bue, Petto di gallina e Stufato di lepre a fiamma alta. 5. Il breve momento musicale si chiude con il brindisi più noto della storia musicale: Libiamo nei lieti calici, nel quale, durante un fastoso ricevimento, Alfredo, Violetta e gli altri invitati brindano e cantano le lodi del vino e dell’amore

A Villa d’Este con passione. Il Concerto di Primavera fa il pieno di pubblico e di applausi

Foto di Francesco M. Giansanti
Ovazioni per il brindisi della “Traviata” e il “Coro delle Incudini”, applausi scroscianti per l’“Elisir d’amore” (bissato a furor di popolo) che ha visto protagonisti Fabio Serani e Michela Varvaro. Il Concerto di Primavera, uno dei più attesi dell’anno, ha fatto il pieno di pubblico e di consensi. Con un leitmotiv senza tempo, l’amore, cantato dai madrigalisti rinascimentali ai grandi dell’Opera, passando per Mozart e Handel.
Ancora una volta gli Amici della Musica di Tivoli hanno offerto alla Città un programma unico nel suo genere, reso possibile grazie all’intenso lavoro di gruppo e alla regia artistica del maestro Maurizio Pastori. Ha cominciato il Coro Polifonico con un brano a cappella di Adriano Banchieri (“Gli amanti morescano”), quindi l’inedita “canzonetta” di Giovanni Maria Nanino, “D’una donna gentil”, eseguita da Sara e Silvia Narzisi con accompagnamento al violoncello di Angelo Maria Santisi. Bellissima. Una serie di brani barocchi hanno fatto apprezzare la brava Francesca Proietti (da segnalare “Dolcissimo sospiro” di Caccini e la struggente aria dall’oratorio settecentesco Il Trionfo del Tempo e della Verità, “Lascia la spina” di Handel), affiancata anche da Alberta Sassara in “Acceso mio core” di Francesco Mannelli. Intensa, poi, è stata l’esibizione del soprano Michela Varvaro, che si è cimentata in diversi pezzi operistici, tra cui l’impegnativo Lied di Schubert “Gretchen am Spinnrade”. Altre celebri arie del nostro romanticismo (“Mattinata” di Leoncavallo, “O soave fanciulla” da La Boheme di Puccini) sono state interpretate dall’ottimo tenore Fabio Serani. Da non dimenticare gli orchestrali: Pierluigi D’Amato al pianoforte (un Erard del 1879), gli archi firmati Andrea Camerino e Eleonora Giosuè, l’oboe di Flavio Troiani, il già ricordato violoncello di Santisi. Ha presentato il concerto Rita De Santis nella splendida cornice della Sala del Trono di Villa d’Este. Presenti il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti e altre autorità. (a.m.)
Foto di Francesco M. Giansanti

Concerto di Primavera


Concerto di Primavera (già di San Valentino) VI edizione
Domenica 19 aprile, ore 15,30 (prove aperte al pubblico) e 18,30
Sala del Trono - Villa d'Este, Tivoli

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
(i soci AMT hanno il posto riservato). 
Con il Patrocinio del Comune di Tivoli
Sarà allestito uno stand informativo dell'Associazione con la possibilità di sottoscrivere la quota annuale di adesione
L'evento è anche su Facebook


Programma di Sala

Soprani: Francesca Proietti e Michela Varvaro, Tenore: Fabio Serani; Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino”; Solisti dell’Orchestra da Camera Tiburtina; Pianoforte: Pierluigi D’Amato
Direttore: Maurizio Pastori
MUSICHE
Giovanni Maria Nanino (1544ca.-1607)
D’una donna gentil, da Il Primo Libro delle Canzonette a tre voci (Venezia 1593)
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Adriano Banchieri (1567-1634)
Gli amanti moreschano, dal Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena (Venezia 1608)
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Giulio Caccini (1550ca-1618)
Dolcissimo Sospiro Aur’amorosa, da Le Nuove Musiche (Firenze 1614)
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Francesco Mannelli (1594ca-1667)
Acceso mio core, da Ciaccone et Arie (Roma 1629)
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Georg Friedrich Handel (1685-1759)
Lascia la spina, da Il Trionfo del Tempo e della Verità(1737)

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Voi che sapete, da Le nozze di Figaro
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Franz Schubert (1793-1828)
Ständchen (Serenata), da SchwanengesangD 957 (1828)
Gretchen am Spinnrade (Margherita all’arcolaio), Lied Op. 2 D 118 (1814); dal Faust di J. W. Goethe
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Gaetano Donizetti (1797-1848)
Della crudele Isotta, da L’elisir d’amore, atto I
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Richard Wagner (1813-1883)
Coro nuziale, da Lohengrin, atto III
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Giacomo Puccini(1858-1924)
O soave fanciulla, da La Boheme, atto I
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Ruggero Leoncavallo(1857-1919)
Mattinata
Franz Lehar (1870-1948)
Tace il labbro, da La Vedova Allegra
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Giuseppe Verdi (1813-1901)
Vedi! Le fosche notturne spoglie, Coro delle incudini dal Trovatore, atto II
Libiamo nei lieti calici, da La Traviata, atto I

Tivoli e l'Europa. Un quintetto frizzante (Giosuè-Camerino-Bottiglioni-Santisi-Mastroleo) inaugura la stagione AMT


Grande successo per il primo concerto AMT. Atmosfere antiche e classiche, dalla polifonia rinascimentale a Mozart, passando per le musiche settecentesche del Duomo di Tivoli (Ciantella, Vergelli e Leoni), da anni costrette a mangiare polvere e oggi, finalmente, restituite al loro splendore. Con un occhio a Vivaldi e al Respighi “arcaicista” delle suite italiane per liuto. Gli “Amici della Musica di Tivoli” hanno cominciato la stagione concertistica presentando al folto pubblico della Chiesa di S. Maria Maggiore, il 22 marzo 2015, un programma unico nel suo genere.
“Tivoli e l’Europa. Musica e Musicisti tra Cinquecento e Settecento”, è riuscito a coniugare passione per il territorio e respiro universale della Superba. Il primo appuntamento ha avuto come protagonista il quintetto d’archi guidato dal primo violino Eleonora Giosuè, accompagnata da Andrea Camerino (secondo violino), Giorgio Bottiglioni (viola), Angelo Maria Santisi (violoncello), Pierpaolo Mastroleo (contrabbasso). Da segnalare le briose esecuzioni di Ciantella (offertorio Confessio et pulchritudo tratto dall’Archivio Capitolare su trascrizione del prof. Pastori) e Nanino (Chi è costei dal Primo Libro dei Madrigali del 1571). Finale scoppiettante con il Divertimento per archi di Mozart K137. Presenti diverse autorità cittadine, l’Assessore alla Cultura Barberini (che ha preso la parola sottolineando l’importanza del progetto musicale) e il Sindaco Proietti. Da non perdere il prossimo concerto che si terrà a Villa d’Este in omaggio alla Primavera il 19 aprile. (a.m)