Giacomo Carissimi maestro dell'Europa musicale


All’interno di questo vasto contenitore creato dall’associazione Musicaimmagine si collocano una serie di attività di alto spessore culturale e musicale in collaborazione con Enti come il Pontificio Istituto di Musica Sacra, il Pontificio Istituto Teutonico di S. Maria dell’Anima, l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’Istituto Storico Germanico, l’Istituto Italiano per la Storia della Musica e decine di altre importanti Istituzioni. Tra queste attività, già per il secondo anno consecutivo, insieme all’Associazione “Amici della Musica di Tivoli”, è stata celebrata il 27 aprile u. s. una giornata di studi interdisciplinari: le Giornate carissimiane 2019.
Inserite all’interno delle manifestazioni per il 3234° natale di Tivoli, il convegno si è svolto in due fasi: presso le Scuderie Estensi due sessioni di studio con studiosi che hanno riflettuto sulla figura di Carissimi, sul suo tempo, su alcuni contemporanei, su aspetti delle sue opere in relazione ad altri compositori. Dopo un ricordo del musicologo e semiologo prof. Gino Stefani (1929-2019), recentemente scomparso, Si sono avvicendate le relazioni di Johann Herczog, Maurizio Pastori, Agostino Ziino, Galliano Ciliberti, Lars Berglund e Flavio Colusso.
Dopo le relazioni si è svolta la presentazione del libro: Parve che Siro… rimembrasse una florida primavera a cura di G. Ciliberti (Ed. Florestano, 2018) raccolta di scritti di Jean Lionnet sulla musica a Roma nel Seicento, in occasione del ventennale della scomparsa del noto musicologo francese. Infine si è aperta una tavola rotonda condotta dal M° Colusso arricchita da una relazione del prof. Giuseppe Pucci, archeologo, sul testo dello Jefte (uno dei più famosi oratori di Carissimi).
Quindi i convegnisti si sono trasferiti nella Cattedrale di S. Lorenzo dove, insieme a un folto pubblico, hanno seguito la visita guidata preparata dagli “Amici della Musica di Tivoli” curata da Antonella Bentivegna, membro del Coro Nanino e di professione architetto, che ha illustrato i tesori d’arte e di fede del nostro Duomo con sintetiche ma esaustive considerazioni alternate all’esecuzione di musiche di Carissimi, Nanino, Pierluigi da Palestrina e Luigi Vergelli eseguite dal Coro Polifonico “G. M. Nanino”. Applausi reiterati per i cantori e per gli organizzatori di questo evento da un pubblico attento ed entusiasta. Il M° Colusso con Musicaimmagine e con gli “Amici della Musica di Tivoli” ci danno appuntamento al 22 settembre prossimo per un evento celebrativo del grande Palestrina: vi daremo notizie al più presto! 

Giacomo Carissimi (1605-1674). Dopo i primi incarichi a Tivoli ed Assisi fu maestro di cappella di Sant’Apollinare e del Collegio Germanico: da qui la sua fama di compositore e didatta si sparse in tutto il mondo. La regina Christina di Svezia lo nominò “Maestro di Cappella del concerto di Camera” della sua corte romana. Corteggiato dai regnanti d’Europa, Carissimi scelse di rimanere sempre a Roma. I numerosi allievi e gli ammiratori copiarono le sue opere che oggi sono nelle biblioteche di tutto il mondo. Questa larga disseminazione, pur comportando difficoltà per lo studio delle fonti, ha favorito e fatto scaturire, ieri come oggi, incontri e condivisioni: tra questi le Giornate carissimiane.

Le Giornate carissimiane sono state istituite da Musicaimmagine nel 2013 per festeggiare i trenta anni di attività dell’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso intorno all’opera di Carissimi. Sono appuntamenti “nei luoghi del Maestro” (Marino, Tivoli, Assisi, Roma) per riflettere intorno alla sua attività, ma anche per riscoprire musicisti, spesso dimenticati, che ebbero però un ruolo fondamentale per l’evoluzione della cultura musicale. Sono, ancora, occasione per riascoltare rare pagine di musica, alcune in prima esecuzione. Infine coinvolgono volentieri studiosi di altre discipline.