La Musica di Tivoli, il 21 ottobre si è svolta la VII edizione: “Inediti del Settecento musicale tiburtino”


Gli inediti del Settecento musicale tiburtino sono stati i protagonisti del pomeriggio di musica di sabato 21 ottobre 2017. Ospiti dell’Aula Magna del Convitto Nazionale “Amedeo di Savoia, duca d’Aosta”, Gli Amici della Musica di Tivoli hanno condotto il pubblico sulle vie di un viaggio musicale, proponendo autori che, in vari modi, hanno avuto legami con la cittadina laziale. A dare vita al concerto, tenutosi in occasione della rassegna "Tivoli in Classica - Finestate Musicale Tiburtina 2017", i giovani solisti, il soprano Melania Maggiore e il controtenore Stefano Guadagnini, il Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino” e l’Orchestra da Camera Tiburtina, sotto la direzione di Maurizio Pastori. 

Prima di addentrarsi nel Settecento, il pubblico ha assistito a un preludio cinquecentesco: Sicut cervus, mottetto a 4 voci di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il noto polifonista che fu al servizio del cardinale Ippolito d’Este in vari periodi tra il 1564 e il 1571, e la canzonetta Jesus in pace imperat del tiburtino Giovanni Maria Nanino, la riscoperta della cui opera costruisce un punto cardine dell’attività concertistica e di ricerca degli AMT.
Di Giuseppe Leoni, maestro della cappella musicale del Duomo dal 1730 al 1772, è stato proposto Non vos relinquam per soprano e contralto con violini e B. c. e Locus iste (Adorabo ad templum), graduale per la festa della Dedicazione della Cattedrale, per soprano, coro e orchestra.
Luigi Vergelli, altra figura fondamentale della cappella musicale, ha fatto sentire la sua presenza musicale con Se vi sembra assai gravosa, aria per soprano dall’Oratorio Santa Cecilia, con l’inno a 4 voci Ave maris stella e con un brioso Salve Regina eseguito dai due solisti.
Nell’Archivio Musicale del Duomo sono conservati ben 148 manoscritti di Pietro Terzani: l’esecuzione del suo Magnificat ha preparato il pubblico al finale. Ha chiuso il concerto una Ave Maria di Franz Liszt: il grande compositore e musicista ungherese fu ospite a più riprese del cardinale Gustav von Hohenlohe presso Villa d’Este e trasse dai suoi soggiorni tiburtini ispirazione per diverse composizioni.
Il bel pomeriggio musicale è stato reso possibile grazie alla manifestazione proposta dal Comune di Tivoli sostenuta dalla Regione Lazio. Ancora una volta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Proietti sostiene tangibilmente la cultura della città: plauso, dunque, per l’Assessore alla Cultura e per il consigliere Gianni Innocenti promotori dell’evento. Plauso anche per il rettore del Convitto Nazionale che ha accolto con entusiasmo la manifestazione e, essenzialmente interessato all’offerta formativa per i “suoi” studenti, si è reso disponibile ad ospitare altre attività musicali con il coinvolgimento degli alunni della scuola, il tutto per la crescita culturale e sociale del territorio.