
Prima
di addentrarsi nel Settecento, il pubblico ha assistito a un preludio
cinquecentesco: Sicut cervus, mottetto a 4 voci di Giovanni
Pierluigi da Palestrina, il noto polifonista che fu al servizio del cardinale Ippolito d’Este in vari periodi tra il 1564 e
il 1571, e la canzonetta Jesus in pace imperat del tiburtino
Giovanni Maria Nanino, la riscoperta della cui opera costruisce un punto
cardine dell’attività concertistica e di ricerca degli AMT.
Di Giuseppe Leoni, maestro
della cappella musicale del Duomo dal 1730 al 1772, è stato proposto Non vos relinquam per soprano e
contralto con violini e B. c. e Locus
iste (Adorabo ad templum),
graduale per la festa della Dedicazione della Cattedrale, per soprano, coro e
orchestra.
Luigi Vergelli, altra figura
fondamentale della cappella musicale, ha fatto sentire la sua presenza musicale
con Se vi sembra assai gravosa, aria
per soprano dall’Oratorio Santa Cecilia,
con l’inno a 4 voci Ave maris stella
e con un brioso Salve Regina eseguito
dai due solisti.
Nell’Archivio Musicale del
Duomo sono conservati ben 148 manoscritti di Pietro Terzani: l’esecuzione del
suo Magnificat ha preparato il
pubblico al finale. Ha chiuso il concerto una Ave Maria di Franz Liszt:
il grande compositore e musicista ungherese fu ospite a più riprese del
cardinale Gustav von Hohenlohe presso Villa d’Este e trasse dai suoi soggiorni
tiburtini ispirazione per diverse composizioni.
Il bel pomeriggio musicale è
stato reso possibile grazie alla manifestazione proposta dal Comune di Tivoli
sostenuta dalla Regione Lazio. Ancora una volta l’amministrazione comunale
guidata dal sindaco Proietti sostiene tangibilmente la cultura della città:
plauso, dunque, per l’Assessore alla Cultura e per il consigliere Gianni
Innocenti promotori dell’evento. Plauso anche per il rettore del Convitto
Nazionale che ha accolto con entusiasmo la manifestazione e, essenzialmente
interessato all’offerta formativa per i “suoi” studenti, si è reso disponibile
ad ospitare altre attività musicali con il coinvolgimento degli alunni della
scuola, il tutto per la crescita culturale e sociale del territorio.